ROMEO E GIULIETTA 1.1

Crediti

La sfocatura dei corpi

Coreografia e regia, luci e costumi Roberto Zappalà

Musica Pink Floyd, Elvis Presley, Luigi Tenco, José Altafini, Mirageman, John Cage, Sergei Prokofiev

Interpreti Fernando Roldan Ferrer, Valeria Zampardi

Testi a cura di Nello Calabrò

Direzione tecnica Sammy Torrisi

Management Maria Inguscio

Una produzione Scenario Pubblico/Compagnia Zappalà Danza Centro di Produzione della Danza

in coproduzione con Orizzonti Festival Fondazione

In collaborazione con Le Mouvement Mons Festival (Belgio)

con il sostegno di Ministero dei Beni e delle Attività Culturali;
Regione Siciliana Ass.to del Turismo, Sport e Spettacolo

Data e luogo

DOMENICA 29 AGOSTO | Teatro De Curtis Serradifalco | h 21.00

Sinossi

Dopo la festa/compleanno del quarto di secolo e gli ultimi anni ricchi d’intensa produttività Roberto Zappalà inizia un nuovo progetto dal titolo “Antologia”. Con Antologia si intende recuperare i lavori più interessanti che hanno lasciato un segno nel tempo e nella costruzione della linea coreografica di Zappalà e della compagnia. 

Il progetto non ha soltanto il compito di recuperare e di rivisitare, ma anche quello di originare attraverso un nuovo contatto nuove visioni; dove anche il semplice cambiamento degli interpreti può fare da primo mobile per un diverso approccio alla creazione da parte del coreografo. Tutto ciò non solo determinerà una riflessione sul passato ma inevitabilmente porterà a riflettere sul futuro.

Sfocatura dei corpi era il sottotitolo del Romeo e Giulietta del 2006 che Roberto Zappalà ha deciso di riprendere e riportare in scena come primo spettacolo di Antologia. 

Una revisione che è anche e soprattutto un rinnovamento. Un Romeo e Giulietta 1.1.

Cosa ci fa sentire sfocati, quando ci sentiamo sfocati?
Tecnicamente, (in ottica, fotografia, cinema), la sfocatura è una questione di distanza. La distanza tra il centro focale dell’obiettivo e l’oggetto inquadrato; se questa distanza è inferiore o superiore ad una certa misura l’oggetto risulta, appunto, sfocato. Riportando tutto ai due amanti di Verona ci sentiamo sfocati quando percepiamo che la distanza tra noi e il mondo, tra noi e l’amato non è quella giusta; quando la distanza che ci separa dall’essere amato è condizionata dal proprio essere nel mondo; quando siamo, ci sentiamo, crediamo di essere, troppo vicini, o troppo lontani. Siamo tutti Romeo e Giulietta.

Si ringraziano Simone Viola e Antonio Cascone per i movimenti di danze da sala.

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