Crediti
una tappa del progetto I-SOLA
concept Simona Miraglia e Novella Oliana
coreografia e interpretazione Simona Miraglia
musica Antonio Giardina
produzione IN ARTE / CSM
con il sostegno di Regione Siciliana Ass.to del Turismo, Sport e Spettacolo
creazione site specific realizzata per Scenario Farm di Favara
in occasione del South Italy Architecture Festival di Farm Cultural Park
anno 2020
durata 7’ c.a.
Sinossi
[Cosa succede se lo spazio d’azione è delimitato al punto da comprendere esclusivamente la seduta di una sedia?]
Nel 2018 nasce I-SOLA un progetto coreografico di Simona Miraglia che parte da una ricerca sul concetto di isola per attraversarne le sue molteplici declinazioni. In accordo con l’artista visiva Novella Oliana, il progetto mira ad esplorare ulteriormente il pensiero fisico attraverso l’immagine e il gesto.
Isola/e_singolare, plurale è una nuova tappa del progetto e che, a partire dall’attuale situazione di emergenza, trova una nuova concezione e linfa nel dialogo tra corpo, spazio e sguardo.
Il concetto di isola-dispositivo esplorato come luogo fisico e come costruzione simbolica, come confine e allo stesso tempo soglia che apre nuove potenzialità del percepire lo spazio. La forma dell’isola è considerata come proiezione del nostro pensiero e desiderio: secondo Lacan, essa è «forma della forma» della nostra esperienza percettiva. Dal corpo all’immagine, la ricerca performativa esplora il gesto e lo spazio incontrando attivamente lo sguardo del pubblico.
Quest’ultimo, attraverso un approccio interattivo, non sarà semplice spettatore, ma diventerà cocreatore della performance in un arcipelago di punti di vista, plasmando un processo di continua trasformazione.
L’intento della ricerca è quello di creare una relazione ogni volta unica e interconnessa. Performer e spettatore sono influenzati l’un l’altro, ma allo stesso tempo autonomi nel prendere le loro decisioni sul momento. Allo spettatore viene consegnato un dispositivo mobile e chiesto di scattare una foto. Inoltre, lo spettatore può scegliere la sedia su cui sedersi per osservare (prospettiva nord, sud, est, ovest).
L’esperienza corporea e lo sguardo si scompongono e ricompongono esplorando le possibilità legate al limite, agli stati d’animo che esso produce e al suo significato mitologico, influenzando il movimento del corpo e la plasticità delle immagini. Il tema dell’isola viene esplorato non soltanto dal punto di vista coreografico, ma anche dal punto di vista della fruizione, per indagare che cosa vuol dire abitare un’isola, essere abitati dall’isola.
La durata breve della performance consente la ripetibilità dell’esperienza in sequenza ciclica. Un lungo ciclo di visione dell’assolo mira a sottolineare, accanto ai limiti fisici e spaziali, anche quello di resistenza del corpo del performer, elemento che contribuisce a dare vita alla performance stessa.
Galleria
Tournée
Palermo (PA), Spazio Marceau – Cantieri Culturali alla Zisa, Mercurio Festival, 30 settembre – 1 ottobre 2022
Favara (AG), Farm Cultural Park, South Italy Architecture Festival, 11-12-13 settembre 2020