I-SOLA

“I-sola” prende spunto dagli elementi che ruotano intorno al concetto di isola per indagare uno dei parametri fondamentali del movimento, lo spazio, e per sviluppare percorsi che riflettano sul rapporto tra spazio isolato e drammaturgia, che mettano alla prova e in crisi il limite e in dialogo il corpo e lo spazio per superare il limite stesso. Cosa succede, dunque, se lo spazio è delimitato al punto da comprendere esclusivamente la seduta di una sedia?
La porzione di terra, l’isola, prende forma in una sedia e a partire da quello spazio, attraverso il movimento, si ricercheranno le possibilità legate ad un limite, gli stati d’animo che esso produce, il significato mitologico che ne racchiude. Una esplorazione verticale nelle potenzialità del movimento a più livelli. Lo spazio si trasforma. Il corpo stesso diventa spazio e, attraversato dal movimento, prende la forma dell’isola. La forma dell’isola provoca il nostro pensiero e il nostro desiderio, perché essa è la forma per eccellenza, la «forma della forma» ha scritto Jacques Lacan. Il tema dell’isola viene esplorato sia come luogo fisico sia come costruzione simbolica: limite e allo stesso tempo potenzialità, che nella nozione d’insularità si confrontano, dialogano e a volte si scontrano, offrendo declinazioni nuove d’indipendenza. Uno sguardo archeologico che si fa corpo nella tradizione letteraria. Attraversare la letteratura dedicata all’isola per indagare che cosa vuol dire essere abitati dall’isola, abitare un’isola.